Vini bianchi d’annata. E’ possibile con il Verdicchio

Verdicchio Castelli di Jesi doc FabriziFamily

I bianchi di solito non sono destinati all’invecchiamento ma il Verdicchio lascia degli spiragli molto interessanti. Ecco qualche idea.

Da quando un vino bianco puรฒ invecchiare? Da 600 anni verrebbe da dire, anche se in pochi lo sanno. Da quando, cioรจ, nelle Marche si coltiva il vitigno autoctono del Verdicchio. Emblema assoluto di questa regione, il Verdicchio รจ considerato tra i grandi bianchi del mondo e tra i pochi che non temono lโ€™imbottigliamento.

Secco e asciutto, profumato di fiori e di frutta, riesce pienamente a sfatare il falso mito secondo il quale un vino bianco non รจ mai destinato allโ€™invecchiamento. Il Verdicchio ha unโ€™anima piรน robusta degli altri bianchi ed ecco il motivo per il quale รจ in grado di stupire con la sua straordinaria longevitร .

Verdicchio: segreti di una longevitร  sorprendente

Il Verdicchio, che prende il nome dalle inconfondibili venature verdi che gli acini mantengono anche una volta maturati, non teme lโ€™imbottigliamento perchรฉ:

  • รจ un vino strutturato e corposo
  • con una gradazione alcolica sostenuta
  • dalla base decisamente acida

Secondo il disciplinare deve essere invecchiato almeno 18 mesi (dei quali almeno 6 in bottiglia) ed รจ cosรฌ versatile da farsi apprezzare anche in altre versioni.

Si trovano bottiglie di Verdicchio passito o spumante (รจ un vino adatto alla spumantizzazione data la sua naturale aciditร ), in versione โ€œmaturaโ€ come Riserva con almeno 24 mesi di invecchiamento oppure in bottiglie speciali, solo per un pubblico di wine lovers e sommelier che provano a richiamare le memorie enoiche con invecchiamenti coraggiosi e inaspettatamente riusciti fino a 20 anni.

Una versatilitร  che deriva dalla straordinaria capacitร  di questo bianco di migliorare nel tempo, diventare piรน strutturato e corposo, ricco e possente. Lโ€™anima โ€œrobustaโ€ che ne viene fuori gli รจ valsa, non a caso, lโ€™etichetta di โ€œrosso vestito di biancoโ€, ovvero di vino fra i pochi bianchi amati anche da chi predilige il rosso.

Due DOC per il vino piรน marchigiano che cโ€™รจ

Le caratteristiche intrinseche del vino piรน rappresentativo delle Marche derivano dal microclima collinare in cui cresce la bacca bianca piรน diffusa nella regione, tra le colline di Jesi e di Matelica, passando per lโ€™Alta Vallesina.

IL BIANCO CHE PIACE AL MONDO

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SCOPRI IL VERDICCHIO

Un territorio ricco di storia, dove il paesaggio incanta quanto gli aromi e i profumi del vino: la โ€œpasseggiata del Verdicchioโ€ รจ cosรฌ affascinante da conquistare non solo agli amanti del vino.

Le denominazioni principali sono due: il Verdicchio dei Castelli di Jesi (in provincia di Ancona) e il Verdicchio di Matelica (in provincia di Macerata). Entrambe vantano la DOC (Denominazione di Origine Controllata), ed entrambe sono prodotte da uve coltivate su terreni collinari ad altitudini moderate. Eppure presentano caratteristiche diverse:

Il Verdicchio sulla tavola: giovane o invecchiato, ecco qualche idea

Il Verdicchio non teme confronti nรฉ davanti alla carne bianca nรฉ davanti al pesce.

Invecchiato, quando la maggiore decisione dei sapori gli consente di โ€œreggereโ€ anche piatti forti, accompagna molto bene:

  • Selvaggina
  • primi piatti (paste o risotti) con frutti di mare, molluschi e crostace
  • secondi di pesce
  • verdure e formaggi (ma non il Parmigiano).

Giovane, con quel carattere robusto e corposo che ha giร  alla nascita, accompagna egregiamente:

  • dolci e frutta secca (anche nella versione passito)
  • aperitivi, con in testa unโ€™altra eccellenza marchigiana: le olive allโ€™ascolana.
  • antipasti di verdure
  • fritture sia di carne che di pesce: crocchette di pollo e tempura di gamberi (anche nella versione spumante)
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