Pecorino Falerio, un vino che piace: è boom di vendite

brindare con Pecorino Falerio

ll Pecorino è un vino bianco molto amato dai giovani perché le sue note caratteristiche ne fanno un prodotto di facile approccio. Nel 2019 i trend parlano bene di questa denominazione. Ecco come e quando berlo e come abbinarlo al meglio.

 Nella provincia picena la coltivazione della vite risale a tempi antichissimi, addirittura precedente alla conquista romana. È qui che il Pecorino si esprime al meglio, con la DOC Falerio, che insieme a Passerina e Trebbiano vanta la stessa storia secolare; un vitigno di antichissima tradizione con decisa origine marchigiana.

Anche le leggende che narrano l’origine del suo nome si perdono nella storia. C’è chi sostiene sia un’uva di cui andavano ghiotte le pecore durante il periodo di transumanza, oppure che la forma del suo grappolo (più allungata al centro) ricordi proprio la testa di un ovino. Qualunque sia la storia corretta, quello che sappiamo è che il Pecorino è un vino che negli ultimi anni si è imposto sul mercato, sulle tavole e ha conquistato anche il palato dei consumatori.

Si tratta di un prodotto fresco e profumato che si abbina a moltissime pietanze, e le Marche sono il territorio votato alla sua coltivazione. Vediamo in questo articolo come e quando berlo e come abbinarlo al meglio.

Caratteristiche del Pecorino Falerio

Il pecorino è un vitigno a bacca bianca presente nella parte meridionale delle Marche soprattutto nella zona tra Ascoli Piceno e Fermo. Si tratta di un vino fresco e profumato, dotato di grande carattere.

Viene prodotto con le omonime uve e nonostante le origini antiche, negli ultimi anni sembra vivere una seconda vita, grazie al lavoro di vignaioli marchigiani (e dei vicini abruzzesi) che ne hanno riscoperto il potenziale decidendo di produrlo in purezza.

Infatti, nella denominazione regionale Falerio Pecorino DOC, la produzione di vino deve prevedere l’utilizzo di min.  85% di uva pecorino. Possono concorrere, fino a un massimo del 15%, tutti gli altri vitigni non aromatici, a bacca bianca, adatti alla coltivazione nelle Marche.

Il Pecorino Falerio presenta un colore giallo paglierino vivo con riflessi che variano dal verdognolo al dorato, e il suo profumo è di fiori, frutti e spezie. Un complesso aroma che spazia da intensi fiori fino a freschi frutti polposi con delle note di susina gialla, nespola, pompelmo rosa e ginestre con delle verdi note di salvia.

Il Pecorino Falerio è un vino di spessore perfettamente equilibrato (con la sua gradazione alcolica di 13°), armonico ma con un buon tenore di acidità. Insomma, con mille sfaccettature che lo rendono sempre tanto versatile quanto amabile al palato.

Pecorino Falerio, è boom di vendite

Non sorprende che l’ascesa di vendite del Pecorino Falerio trovi il suo slancio principale all’interno delle catene della grande distribuzione organizzata. Questa premia i vini autoctoni e in particolare registra il boom per le eccellenze marchigiane, di cui il Pecorino Falerio è un valido rappresentante: solo nel triennio 2014-2017 è riuscito a imporsi nelle vendite con un +55% rispetto al triennio precedente.

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Nel 2018, gli imprenditori del Consorzio vini piceni hanno confezionato circa 11 milioni di bottiglie tra tutte e quattro le denominazioni di origine delle Marche: sono 2,7 milioni solo le bottiglie di Pecorino Falerio.

Questo dato è stato evidenziato dal Consorzio vini piceni, per un posizionamento importante anche su fronte del prezzo, con valori doppi rispetto a tutti i bianchi presenti nella GDO.

Un vino che piace, specialmente ai giovani

Il profilo olfattivo del vino Pecorino Falerio è caratteristico, piacevole e al palato risulta fresco.

Ottimo bevuto come aperitivo, per accompagnare stuzzichini e prodotti tipici, grazie al suo equilibrio è un vero jolly nell’abbinamento con i piatti.

Per questo non è difficile trovare giovani consumatori che lo richiedono al ristorante, o in bar e locali per un aperitivo gustoso con prodotti genuini della tradizione.

I produttori sono molto più attenti alle logiche di mercato e a quello che desiderano i loro clienti, garantendo prodotti di qualità che sappiano soddisfare la domanda e i gusti dei consumatori che si equipara, tanto d’inverno quanto d’estate, quando il Pecorino Falerio fresco e profumato rappresenta un vero passe-partout per ogni tavola.

Una maggiore attenzione ai consumatori è una conseguenza dovuta al modo in cui è cambiato il loro approccio al vino. Se in passato era considerato un prodotto da bere solo a tavola, ora i più giovani lo scelgono anche come aperitivo evitando così di bere super alcolici. Sono più consapevoli dei loro gusti e scelgono attivamente, commentano e condividono. Si moltiplicano i wine lovers, e anche i canali e gli attori che veicolano contenuti relativi ai prodotti che degustano. Non ci sono dubbi sul fatto che il Pecorino con le sue note fresche e profumate si sia imposto come vino bianco che piace, un aperitivo leggero ma ottimo anche in abbinamento a piatti di pesce.

Come abbinare al meglio il Pecorino Falerio

Il Pecorino è ottimo come aperitivo e si sposa perfettamente ad antipasti, minestre, primi piatti, pesce e carni bianche, nonché a formaggi di media stagionatura.

Un prodotto gastronomico famosissimo, tipico delle terre picene, si abbina perfettamente a questo vino: le olive all’ascolana. Tradizionale antipasto marchigiano a base di olive, che vengono riempite di carne trita e poi impanate e fritte. Sono perfette insieme all’aroma e al sapore del Pecorino Falerio. Anche antipasti a base di pesce come le alici al forno o i frutti di mare e crostacei trovano nel vino pecorino un accompagnamento interessante. Più il vino è strutturato ed evoluto e meglio potrà accompagnare piatti elaborati.

Il Pecorino Falerio è adatto anche a degustazioni a base di formaggio, importante è che siano di media stagionatura: la grassezza e la tendenza dolce del formaggio non lo intimoriscono più di tanto, soprattutto grazie alla buona struttura acida e sapida che lo sorreggono. Tante sfumature per un gusto unico e riconoscibile che fa parte del vasto patrimonio delle eccellenze marchigiane.

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